Anapoda

Crediti

di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari
costumi Sabrina Vicari (Consuendi)
luci Danila Blasi / Livia Caputo
musiche Angelo Sicurella
produzione PinDoc
con il contributo di MIC e della Regione Siciliana
con il sostegno di Limone Lunare, Atelier 12, Piccolo Teatro Patafisico, Residenza Arte Transitiva Stalker Teatro, Diaria Didattica Arte Ricerca Azione

Premio "ZERO IN CONDOTTA-Cobas Scuola" Festival Presente Futuro 2021

(per un pubblico a partire dai 6 anni)

“Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario per sottolineare il suo movimento”.

Marc Chagall

 

ANAPODA - dal greco sottosopra - nasce dall’urgenza di capovolgere ogni logica sfidando la percezione visiva ordinaria e giocando con i propri miti e mostri interiori, per farli incontrare con lo sguardo di chi, osservando a sua volta, capovolgerà ancora la visione seguendo la propria percezione razionale ed emotiva. Un giro di giostra, di occhi, di maschere e identità ispirate all’immaginario della fotografa spagnola Ana Hell. Due donne dall’aspetto bizzarro vengono catapultate in un mondo sottosopra dove frammenti di vissuto e stereotipi idealizzati dalle svariate personalità si mescolano, trasportate in un’altra dimensione dove tutto scorre al contrario. Un mondo ribaltato nel quale il cielo diviene pavimento in una continua illusoria percezione del corpo, dove un semplice segno capovolto rivela il suo significato opposto e in cui la diversità è più che mai ricchezza e offre un nuovo punto di vista.