fotografie Maria Cristina Valeri
Crediti
azione coreografica urbana aperta a tutti
coreografia Giovanna Velardi
materiali coreografici a cura di Federica Aloisio, Zoe Bernabeu, Lorenzo Covello, Giuseppe Muscarello, Silvia Oteri, Francesca Schipani, Valeria Zampardi
consulenza drammaturgica Danila Blasi, Theodor Rawyler
coordinamento musicale Rodolfo Rossi
trasmissione del gesto Francesca Schipani
produzione PinDoc
coproduzione Festival TenDance 2019
con il sostegno di MiC, Regione Siciliana
in collaborazione con
Assessorato alle Politiche Culturali, Sport e Turismo, Latina
Assessorato alle Politiche di welfare e Pari opportunità, Latina
Assessorato alla Città internazionale, Politiche giovanili, Partecipazione e Smart City, Latina
Osservatorio delle Associazioni di Promozione Sociale del Comune di Latina
Conservatorio Statale di Musica "Ottorino Respighi", Latina
Liceo Artistico Statale di Latina
Lievito - nuove esplorazioni nel mondo delle arti e dei saperi, Latina
Museo d'Arte Contemporanea MADXI, Latina
Centro Socio Culturale Anziani V. Veneto, Latina
OperaPrima Teatro, Latina
Noi veniamo da Roma. O meglio, alcuni di noi vengono da altri posti e poi si sono trasferiti a Roma, come per esempio Theo che, prima di venire da Roma, veniva da Biel, in Svizzera, ma ora viene da Roma. Quindi, dicevamo, noi veniamo da Roma e lavoriamo per questo festival di danza contemporanea, Tendance, a Latina. E in questi anni nei quali abbiamo lavorato a Latina, abbiamo conosciuto altra gente, che, da altri luoghi, viene a lavorare a Latina. Alcuni ogni giorno, altri solo alcuni giorni a settimana o al mese. E abbiamo conosciuto ragazzi che vengono a studiare qui, al liceo artistico, per esempio, o al conservatorio musicale. E, ancora, persone che si sono trasferite qui per i motivi più diversi, alcuni per opportunità, altri per necessità, altri ancora per amore.
Le città sono così, un insieme di persone in continuo movimento, che si incontrano e, insieme, costituiscono una comunità. Ed ogni città ha origine nello stesso modo: in un luogo prima disabitato cominciano a vivere delle persone. Poi ne arrivano altre e altre ancora. E le città crescono e crescono e crescono. Poi, alcune persone vanno via e vanno a popolare altri luoghi e, magari, fondano altre città. Un po’ come ha fatto quel turco di nome Enea tanti anni fa. Perchè, lo sappiamo, le donne e gli uomini sono anime migranti, dall'alba dei tempi.
ci mostra questo processo, ce lo fa vedere da vicino. Questo magico incrociarsi di persone, razze e culture che le città più antiche nascondono nelle pieghe del tempo, qui, si mostra in tutta la sua ineluttabile bellezza.
Latina, poi, nasce da una bonifica. Da quando abbiamo iniziato a lavorare qui, l'abbiamo sentito dire così tante volte. Che se vieni da Roma non è che ci pensi spesso alla bonifica. Poi vai a lavorare a Latina e non puoi non pensarci. Che a volte alcune città nascono in posti, che non erano per niente adatti a viverci. Pensa a Venezia! O alle perle del deserto come Palmira o Gerusalemme. O a Samarcanda.
Bonificare è questo: rendere abitabile un luogo inabitabile, fertile un luogo arido, accogliente persino un deserto o una palude. E poi, in questo luogo mutato così profondamente, arrivano tante persone, magari da posti diversi. E costruiscono una città. Si fanno comunità. E si mescolano con chi continua ad arrivare. Così, nei secoli dei secoli.
Da tutto questa nasce l'idea della performance di danza urbana “Bonifica”. Per la quale chiamiamo a partecipare gli abitanti di Latina, i residenti e i transitanti, gli studenti, i lavoratori, i turisti, gli amanti della danza e del teatro, gli appassionati di musica, i giovani e gli anziani, gli sportivi e i sedentari, insomma, la comunità tutta.