Crediti
ideazione e coreografia Giuseppe Muscarello
musiche originali Pino Basile
consulenza alla drammaturgia Valeria Vannucci
disegno luci Danila Blasi
costumi Dora Argento
interpreti Marina Bertoni, Daniele Bianco, Mara Capirci, Michael Incarbone
produzione PinDoc
con il sostegno di MiC, Regione Siciliana
coproduzione Muxarte/Festival ConFormazioni, Rosa Shocking/Festival TenDance e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
con il sostegno di Fabbrica Europa
Un’immagine di fondo, quella del corpo meccanico retto da fili legati alle articolazioni e un’asta di ferro che parte dal cranio, che comprende tutto l’asse centrale fino al bacino. Il danzatore entra in questa forma, la fa propria, si muove in autonomia pur rimanendo mosso da altro: essere dunque sia pupo che puparo contemporaneamente. I pupi, naturalmente, non sono tali per loro scelta, bensì è il divino che, calandosi nel mondo dei fenomeni, delle forme, li produce. Gli uomini sono quindi esseri condizionati in partenza, fin dall’origine, ontologicamente, sul piano più profondo dell’essere. Fra tensione e leggerezza, la scena abitata dai pupi racchiude la possibilità di esplorare profondamente, attraverso il movimento, racconti ancestrali che ogni individuo porta con sé.