FABRICA

fotografie Margherita Masè, Michela Di Savino (foto 1)

Crediti

concept Paola Bianchi in collaborazione con Stefano Murgia
coreografia e danza Paola Bianchi
sound design Stefano Murgia
lighting design Paolo Pollo Rodighiero
collaborazione artistica Roberta Nicolai
costumi PianoB
progetto sostenuto da Teatri di Vetro (Roma), Fabrique Autonome des Acteurs (Bataville-Moussey, FR), Caracol Olol Jackson (Vicenza), Teatro Akropolis (Genova), Teatro Galli (Rimini), Città di Ebla/Festival Ipercorpo (Forlì), KOMM TANZ/PASSO NORD progetto residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni (Rovereto), Teatro delle Moire/Danae Festival (Milano), AAMOD - Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (Roma), IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia
produzione PinDoc
con il contributo di MiC e Regione Sicilia

FABRICA è una serie di azioni coreografiche che nascono durante altrettante residenze artistiche. Ogni residenza prevede l’incontro con lavoratori e lavoratrici oltre all’analisi degli spazi posseduti dal lavoro. I materiali raccolti vanno a creare una performance specifica per ogni luogo il cui titolo riconduce al luogo in cui la stessa verrà creata, affiancando a FABRICA il codice di avviamento postale e il nome del luogo stesso.
FABRICA porta con sé pezzi di storie personali e collettive, archivi di gesti, parole, suoni e immagini in una connessione che passa attraverso il corpo nella scena.

Finora sono state create le seguenti azioni coreografiche:

  • FABRICA 57770 [ BATAVILLE ] – nata da una residenza alla FAA (Fabrique Autonome des Acteurs) di Bataville-Moussey - cittadina francese costruita nel 1931 da Tomáš Bat’a fondatore della fabbrica di scarpe Bata.
  • FABRICA 36100 [ VICENZA ] – nata da una residenza a Caracol Olol Jackson (organizzazione no profit) di Vicenza dove sono stati incontrati lavoratori e lavoratrici della logistica.
  • FABRICA 16100 [ GENOVA ] – nata da una residenza a Teatro Akropolis di Genova attraverso i racconti di Luciana, ex-operaia al Tubettificio Ligure.
  • FABRICA [ AAMOD ] – uno scavo nell’archivio AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)
  • FABRICA 20100 [ MILANO ] – attualmente in creazione presso LachesiLAB – Teatro delle Moire / Danae Festival

Ogni tappa del progetto può essere replicata in altri spazi, luoghi, città.
FABRICA è parte di ELP | CORPI DEL LAVORO

FABRICA è uno scavo negli archivi mnemonico-corporei di lavoratori e lavoratrici di diverse generazioni incontrati durante le varie residenze artistiche. FABRICA è uno scavo negli archivi storici di fabbriche e aziende, un’indagine che abbraccia la storia, che interroga lo spazio, perché lo spazio determina i corpi che lo abitano e quello spazio determinerà il disegno coreografico. FABRICA si avvicina ai corpi che hanno vissuto, subìto quello spazio, corpi che portano in sé archivi di movimenti obbligati, una partitura di gesti dettata dal lavoro. La trasformazione fisica e fisiognomica degli esseri umani, e la trasformazione dei luoghi e degli spazi raccontano una trasformazione della società e lo fanno andando a toccare radici profonde, archivi che si sommano e si compenetrano. Lungi dal riprodurre i gesti del lavoro in una sorta di coreografia di chapliniana memoria, FABRICA non prevede compassione. C’è assunzione per mezzo di destrutturazione. Cosa significa allora trasformare un gesto produttivo in un gesto che non produce materia, un gesto che trasforma e crea materia, in un gesto che crea qualcosa di immateriale?
FABRICA è un lungo viaggio tra i luoghi e i corpi del lavoro, un viaggio atto a creare una mappa affettiva di quei corpi e di quei luoghi.