Alessandra Cristiani
artisti coinvolti Samantha Marenzi, Alberto Canu, Alessandra Cristiani
mercoledì 15 dicembre h 21.30
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman 1 - Roma
La Trilogia nasce dal desiderio covato nel tempo di una formazione artistica, di dare luce alla propria natura corporea indagandola nei suoi aspetti più sfuggenti, interroganti e nascosti. Ha osato avvicinarsi all’opera rinnovatrice nel campo dell’arte iconografica, di tre autori dei secoli scorsi: Egon Schiele, Francis Bacon, Auguste Rodin, proponendo un percorso creativo che non parte dal rivisitare gli artisti in linea cronologia e storica, quanto piuttosto dal seguire un’altra mappatura sensibile ed empirica fatta di impressioni, urgenze, disorientamenti, attrazioni. Il progetto che ha come nodo cruciale la questione del corpo nell’epoca contemporanea e la carnalità del corpo scenico, ha tentato di sbrogliare la grande e oscura fascinazione ricevuta e subita al cospetto delle opere, del pensiero, delle poetiche dei tre artisti. L’approfondimento dell’incontro tra il corpo e l’immagine – una immagine data, creata, restituita- ha messo in campo esercizi conoscitivi del corpo provenienti da diverse concezioni e tradizioni e esplorato, intrecciato strategie di creazione tra i moti performativi e i processi di stampa fotografica.
Laboratorio di ricerca performativa condotto da Lorenzo Giansante
“Il mio corpo è nello spazio, nel senso che nello spazio esso acquista il suo essere, ci si libera, ci si disumanizza, cambia materia lasciandosi plasmare e al contempo lo disegna, lo abita, gli dà umore, dimensioni e temporalità”
Il laboratorio è rivolto a danzatori/trici, attori/trici, performer, curiosi, esploratori della vita e a tutti coloro che vogliono sperimentare un uso creativo e consapevole del corpo in movimento, nel rispetto delle capacità e delle condizioni fisiologiche di ognuno.
Durata del laboratorio:
10 incontri da 2 ore ciascuno dal 5 ottobre al 14 dicembre
OGNI SABATO dalle 13.00 alle 15.00
MaTeMù, Via Vittorio Amedeo II 14 - 00185, Roma
(METRO A - MANZONI)
per informazioni:
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Da una prospettiva e da un immaginario legati allo spazio, porteremo alla luce danze personali e non scontate, liberando blocchi, riconoscendo abitudini e incoraggiando scoperte.
1) Il lavoro è centrato sulle persone, sul loro potenziale fatto di rischi, errori, sorprese e mondi creativi che si attiva attraverso un percorso di indagine individuale messo a disposizione dell’opera artistica. Non sono richieste abilità particolari.
2) Sperimentiamo delle metodologie per un lavoro artistico di gruppo: partendo da semplici e basilari elementi come il respiro, il peso, gli appoggi, le parti separate ma collegate del nostro organismo, andiamo ad acquisire la consapevolezza di trasformare lo spazio, per sorprenderci a generare un immaginario dal corpo stesso, e per instaurare ascolti profondi con gli altri.
3) Il lavoro è orientato alla scena: l’improvvisazione su regole condivise, usata sia come pratica per l’emersione di materiali drammaturgici che come elemento strutturale dell’andata in scena, nutre un corpo aperto, attore e regista allo stesso tempo, che rischia rimanendo immerso nel “qui ed ora”. Un corpo capace di trovare e seguire in ogni istante il “filo rosso” dell’opera, senza perdere un suo personale senso.
Lorenzo Giansante
Regista, performer e danzatore. Inizia la sua esperienza teatrale studiando con Giuliano Lenzi, all’interno dell’Università di Siena e collaborando come attore con laLut. In seguito si trasferisce a Roma e firma due regie: Devozione e In una Capsula. Nel 2006 studia con Danio Manfredini, è performer per Alfonso Benadduce e danzatore per la coreografa Simona Lobefaro del gruppo di danza di ricerca MAddAI (Time Remap, finalista Premio Equilibrio 2008; Sak, 2010; Io sento solo da lontano, 2011). Nel 2010 realizza la regia di Oggi, un’incursione performativa replicata in vari non-luoghi della Capitale e con la sua performance Tourist è finalista al Premio NET di Roma. Arricchisce la sua esperienza frequentando workshop con Chiara Lagani, Michele Di Stefano, Cesare Ronconi, Roberto Castello, Daniele Ninarello e Damiano Bigi, Nacera Belaza. Nel 2012 realizza la performance CONDOMINIUM con diverse tappe in Italia. Nel 2014 fonda insieme al danzatore Giordano Novielli e al performer Matteo Bifulco un collettivo di ricerca performativa chiamato Cadavre Exquis giunto al suo terzo lavoro, Bared (in collaborazione col Centro Ricerche Musicali dell'Accademia di Santa Cecilia), dopo essersi esibiti in Italia e all'estero. Nel 2016 realizza con la danzatrice e coreografa Maria Elena Curzi un progetto di videodanza sugli spazi incompiuti chiamato Away from Gablur, che con il suo primo video ha partecipato al festival Athens Video Dance Project e al festival Espressioni 2017. Attualmente, dopo aver tenuto un seminario esperienziale sull’Improvvisazione presso l’Università Sapienza di Roma, porta avanti il suo laboratorio e studia con le coreografe Alessandra e Antonella Sini del gruppo Sistemi Dinamici Altamente Instabili, inoltre e cofondatore del progetto SiR_SharingInRoma che offre incontri orizzontali fra professionisti delle arti performative con l’intento di rinforzare la comunità artistica nel territorio romano e laziale.